Come fare per...


DOMANDA DI AMMISSIONE AL PASSIVO
A chi rivolgersi

Sezione fallimentare

Ubicazione: Palazzo Orsini – Piazza Giordano Bruno
Piano: primo
Stanza: 109 - 112
Orario al pubblico:

9:00 12:00

Telefono: 081/5117470 (Centralino)
Personale Amministrativo:

I dati sono visualizzati nel seguente ordine: incarico, qualifica comprensiva della fascia economica, nominativo

  • Dott.ssa Vincenza Foschillo (Funzionario Giudiziario F1)
    Incarico: Responsabile
    Piano: primo
    Incarico: Addetto
    Telefono: 081 5117453;
  • Dott. Antonio Pierno (Assistente Giudiziario F4)
    Incarico: Addetto
    Piano: primo
    Telefono: 081/5117346;
  • Dott.ssa Laura Puzone (Assistente Giudiziario F2)
    Incarico: Addetto
    Piano: PRIMO
  • Maurizio Orefice (Operatore Giudiziario F2)
    Incarico: Addetto
Cos'è

E’ la domanda con cui si chiede di ammettere il proprio credito al passivo di un fallimento.
La domanda di ammissione al passivo è tempestiva quando viene presentata, con le modalità sotto specificate, entro i 30 giorni prima dell’udienza di verifica dei crediti (esame stato passivo), la cui data viene fissata con la sentenza che ha dichiarato il fallimento. L’esame dello stato passivo serve a individuare i creditori ammessi al concorso, nonché coloro che vantano diritti reali o personali su beni mobili o immobili di proprietà o in possesso del fallito.
La domanda può comunque essere presentata anche in data successiva, purché entro un anno dalla data di dichiarazione del fallimento. In tal caso si considera tardiva, è efficace, ma può comportare una limitazione nel diritto a partecipare alla ripartizione dell’attivo fallimentare (ciò che si è ricavato dalla liquidazione dei beni e crediti del soggetto fallito) per la parte eventualmente già distribuita.

Normativa di riferimento

R.D. 16 marzo 1942, n. 267 (Legge Fallimentare), artt. 92, 93, 95 e segg.; art. 101 e successive modificazioni e integrazioni.

Chi può richiederlo

I creditori (anteriori alla data del fallimento personalmente), soli o con l'assistenza di un legale.

Come si richiede e documenti necessari

Si trasmette l’istanza via posta elettronica certificata al curatore, allegando i documenti a sostegno della domanda. Il ricorso deve, quindi, contenere:

• l’indicazione della procedura cui si intende partecipare e le generalità del creditore;
• la somma che si intende insinuare al passivo oppure la descrizione del bene di cui si chiede la restituzione o la rivendicazione;
• l’esposizione dei fatti e degli elementi di diritto che costituiscono la ragione della domanda; • l’eventuale indicazione di un titolo di prelazione, nonché la descrizione del bene sul quale la prelazione si esercita, se ha carattere speciale (in mancanza il credito è considerato chirografario);
• l’indicazione, ai fini delle successive comunicazioni, del numero di telefax, dell’indirizzo di posta elettronica o l’elezione di domicilio in un Comune nel Circondario ove ha sede il Tribunale.
È consigliabile redigere la domanda in forma cartacea, stamparla e firmarla e scansionarla in formato pdf e inserire i file come allegato al messaggio di posta elettronica certificata che si invia al curatore.
I titoli di credito, oltre a essere allegati in copia alla mail, devono essere depositati in cancelleria.
Il procedimento di accertamento delle domande tardive, si svolge nelle stesse forme delle tempestive. La presentazione della domanda interrompe il corso della prescrizione per tutta la durata della procedura fallimentare.

Dove si richiede

Per il Tribunale di Nola recarsi presso la Cancelleria della Sezione Fallimentare, piano primo, piazza Giordano Bruno.

Costi

Esente